A due anni dal sorprendente “Grind Canyon”, tornano a sfondarci i timpani i Buffalo Grillz, sorta di super combo in salsa Death – Grind i cui membri provengono da realtà della scena romana come Dr. Gore, Undertakers, Tsubo e Orange Man Theory. Chi non li conosce (affrettatevi a farlo) e si avvicina per la prima volta alla loro proposta potrebbe essere tratto in inganno dall’atteggiamento scherzoso del gruppo, palesato fin da subito dal monicker e dai titoli dell’album e dei pezzi, che rispecchiano un’attitudine tagliente e ironica degna dei migliori Anal Cunt, Torsofuck e To Separate The Flesh From The Bones. Una volta iniziato l’ascolto però la prima cosa che risulta evidente è come a questa apparente “mancanza di serietà” non corrisponda affatto una realizzazione altrettanto approssimativa e un tanto al chilo.
La produzione è infatti di ottimo livello, capace di far risaltare i vari strumenti, evitando quell’ “impastamento” che tende a penalizzare fin troppi lavori del genere. Nota di merito alla batteria, impressionante nel suo incedere tritatutto, e alla chitarra, magistrale nel forgiare riff sempre ispirati e d’impatto. Per quanto riguarda i brani, spesso introdotti da sample cinematografici, si passa da schegge impazzite in puro stile Grind (le imperdibili “Forrest Grind”, “Manzo Criminale” e “Il Marchese Del Grill”) a pezzi più elaborati in chiave Death – Grind (su tutte “Lapo El Grind”, “Improvvisation Intuition Casaccium” e “Vision Divan”), sorretti da un medesimo filo comune: una martellante resa sonora che rende inevitabile l’headbanging.
Unica critica che si può muovere a questa release è la mancanza di veri e propri testi, sostituiti da un growl fatto solo di suoni indecifrabili (a discapito dell’ottima voce del singer Enrico), scelta sicuramente non originale e che avrebbe altrimenti reso ancor più godibili le parodie proposte fin dai titoli delle varie tracce, dando allo stesso tempo maggior profondità al lavoro. Questa pecca è comunque un aspetto marginale che non sminuisce assolutamente quanto di buono viene proposto nei 40 minuti di durata di questo “Manzo Criminale”, un album, è il caso di dirlo, tutto da gustare e che si colloca tra le migliori uscite in campo Grind italiano e non solo degli ultimi anni.
BRIEF COMMENT: “Manzo Criminale” is an astonishing album that blends irony and musical skill to perfection, giving birth to fierce and punching songs. A must have for every grind fan.
Etichetta: 2012
Anno di pubblicazione: Subsuond Records
TRACKLIST: 01. Intro; 02. Linkin Pork; 03. Forrest Grind; 04. Lapo El Grind; 05. Manzo Criminale; 06. Gux & Gabbana; 07. Bufalismo; 08. Sacro e Scrofano; 09. Dawson Crick; 10. Impovvisation Intuition Casaccium; 11. Dimmu Burger; 12. Grind Sasso; 13. Il Marchese del Grill; 14. Vision Divan; 15. Il Delitto Al Blue Grind; 16. Sermoneta Chainsaw Massacre; 17. Eau De Vergogn (Raul Bove); 18. Pig Floyd; 19. The Truffer (Bonus Track); 20. La Canzone Del Sale (Bonus Track); 21. Outro (Bonus Track)
Durata: 40:32 min.
Autore: Iconoclasta
L'articolo BUFFALO GRILLZ “Manzo Criminale” sembra essere il primo su Hypnos Webzine.